Giorno 22 giugno a Messina alle h 17.00 presso la Marina del Nettuno – Yacthing Club, si è svolta la premiazione del Concorso indetto dal Laboratorio Psicoanalitico Vicolo Cicala e dedicato alla figura del professor Francesco Siracusano.
Un porticciolo turistico al centro della città, barche a vela e cabinati, una leggera brezza che si alzava dal mare, questa la location che ha fatto da scenografia alla giornata.
L’atmosfera, briosa sin dall’inizio si e’ mantenuta tale per tutta la durata dell’evento ed è stata sottolineata dal gioioso rincontrarsi degli ospiti che, scambiandosi aneddoti e ricordi hanno fatto sentire ancora presente la figura di “Franz”, così come confidenzialmente veniva chiamato Siracusano, scongiurando il rischio che l’evento sconfinasse in una commemorazione funebre, senza penalizzare tuttavia la solennità del momento.
All’evento hanno partecipato ospiti della Spi, della Sipp e dell’Ipg legati a Siracusano e ai soci del Laboratorio da conoscenza e affetto.
Dopo i saluti di benvenuto del Presidente dell’Associazione “Vicolo Cicala”, Alessandra D’Onofrio, psicoanalista formatasi allo Spazio Psicoanalitico di Roma, l’ entrèè è stata magistralmente curata da Diletta La Torre che ha ricordato la figura di Siracusano (“Il Professore”, così come – ha detto – ancora oggi è chiamato da noi tutti”), emozionando chi non l’ha conosciuto e sollecitando una nota di nostalgia tra quelli a lui vicino.
Altrettanto toccante il contributo di Alberto Siracusano, nipote del Professore, che ne ha ricordato le doti umane oltre che professionali, consegnando all’uditorio alcuni aneddoti dello “zio pescatore”, delle sue giornate estive, di vacanza, trascorse con gli amici pescatori nella sua Lipari.
Di particolare rilievo la presenza di Cono Barnà vicepresidente della Spi che ha porto i saluti del nuovo Esecutivo e del presidente Antonino Ferro, oltre che un riconoscimento all’Esecutivo uscente nella persona di Stefano Bolognini sottolineando, in entrambi i casi, l’interesse per l’iniziativa, soprattutto poiché indirizzata a ribadire la stima della comunità psicoanalitica per il professor Francesco Siracusano.
Nel suo saluto si è apprezzato un efficace dosaggio tra l’aspetto istituzionale che la sua carica imponeva e quello sentimentale che lo lega alla terra di Sicilia e alla figura di Siracusano.
Delicata e incisiva al contempo la partecipazione dei colleghi del Centro di Palermo che, insieme alla Società di Psicoanalisi Italiana, hanno patrocinato l’iniziativa.
Malde Vigneri, in particolare ha espresso con toni sinceri un apprezzamento personale e del Centro di Palermo verso la figura di Siracusano ricordandolo anche in qualità di Presidente del centro palermitano.
“Un’atmosfera magica difficilmente riscontrabile tanto che vien voglia di non andarsene”- ha infine sottolineato Alfonso Accursio.
Presenza di spessore quella di Roberto Basile del Centro di Milano per l’occasione membro della giuria insieme al gruppo del Vicolo Cicala.
Basile, si sa, coniuga magistralmente fotografia e psicoanalisi e anche in questa occasione è riuscito davanti ad un pubblico eterogeneo composto da psicoanalisti doc, studenti e simpatizzanti della psicoanalisi, a coinvolgere l’uditorio, realizzando una crasi poetica molto efficace con la quale, descrivendo il materiale in concorso, ha raggiunto l’anima delle persone. Il suo intervento generoso e coinvolgente ha contribuito in maniera determinante alla buona riuscita dell’iniziativa.
Nelle sue recensioni alle foto in concorso, Basile coglie, con rara finezza e intuito analitico, pezzetti d’inconscio che sembrano venir fuori nettamente dall’ immagine fotografica.
Molti i giovani presenti, tra concorrenti e studenti, che hanno contribuito a realizzata una felice contaminazione, quella che si auspicava, tra il vecchio e il nuovo, tra il passato e il presente.
Nato da un’idea di Donatella Lisciotto condivisa interamente dalle altre “Cicale” , il premio Siracusano è indirizzato agli studenti in possesso del diploma di laurea in psicologia (L24 e LM51) con l’intento di far conoscere il pensiero di Francesco Siracusano e insieme valorizzare i giovani talenti che, oggi, a causa della crisi economica oltre che dei valori, subiscono continue delegittimazioni professionali oltre che personali.
Il concorso consiste nella realizzazione di una fotografia a tema accompagnata da un breve elaborato scritto in cui si evinca la sensibilità psicoanalitica dell’Autore.
Il tema scelto in questa I edizione è stato “I luoghi che parlano”.
La particolare attenzione verso l’immagine nasce dalla constatazione che essa sia dotata di un linguaggio potente spesso anche più comunicativo della parola.
Nell’immagine, “avanza un ritrovamento proveniente dal rimosso” (La psicoanalisi e l’immagine”- D.Lisciotto,2012); l’immagine rivela, svela, trasmette, evoca.
Si è pertanto inteso dare spazio all’immagine per sottolinearne la potenza comunicativa ed evocativa di un significato (il “fatto scelto”!?) che spesso non può essere raggiunto in altro modo.
L’originalità del progetto – come ha sottolineato Basile – sta altresì nell’accostamento tra immagine e testo scritto poiché, a volte, ciò che è espresso dall’immagine è molto lontano da ciò che si comunica con le parole. Nella scelta del vincitore si è ricercata infatti l’armonia tra le due componenti, non facile: nelle opere pervenute al concorso spesso s’imponeva l’immagine sul testo o viceversa.
Ci sono riusciti i due vincitori che si sono aggiudicati il I e II premio, rispettivamente un assegno di 1.000.00 euro generosamente offerto dagli sponsor; e una scultura raffigurante la città di Messina e realizzata dall’artista messinese Gaetano Mammana
Non facile il compito della giuria, trovatasi impegnata, sin dalle prime battute, a misurarsi non tanto su valutazioni tecniche quanto con immagini che funzionavano come veri e propri proiettivi stimolando di volta in volta e per ognuno diversamente, emozioni e turbamenti, e che tuttavia, andavano tenuti a bada per non caratterizzare la valutazione del materiale.
Nei mesi precedenti l’evento, infatti, il Vicolo si è riunito via Skype con Roberto Basile. Sono stati quelli momenti intensi e di grande coinvolgimento, in verità non messi in conto, che hanno attivato il gruppo senza mai trasformarlo in gruppo esperenziale, piuttosto si sono presto rivelate occasioni di autoanalisi, molto arricchenti; un metodo di lavorare in gruppo che andrebbe condiviso e riproposto.
16 le foto in concorso pervenute da tutta Italia.
L’allestimento, realizzato con tocco fantasioso e innovativo, dall’artista messinese Evelina Falsetti.
(una rete da pollaio che scendeva dall’alto e veniva fissata al pavimento) ha contribuito a valorizzarne l’effetto visivo.
Le immagini spaziavano ritraendo “luoghi” più disparati, dal ventre materno che si intravede in un gioco di controluce, ad un bambino-bambolotto su una tavola da surf in mezzo ad un mare immobile, ad un tronco vetusto che svetta totenicamente verso un cielo rannuvolato, a immagini più scontate di panorami anche molto suggestivi.
I vincitori sono stati premiati dai figli di Siracusano, Anna e Filippo, intervenuti insieme alla signora Maria Siracusano, la moglie del professore.
Di seguito riportiamo le foto dei vincitori.
- 1° classificato : dottoressa Janette Palella-Università Studi di Messina (foto N° 6)
- 2° classificato: dottoressa Marina Liotta-Università Studi di Padova (foto N° 9)
- Una menzione speciale per l’immagine è stata attribuita alla dottoressa Valentina Salvini con la foto n° 13 –“Nevrosi” – Università degli studi di Messina.
- Una menzione speciale per il testo “I luoghi che parlano” (n° 12) è stato attribuita alla dottoressa Antonietta Sagaria – Università degli Studi La Sapienza di Roma
Qui alcuni momenti dell’evento